[Recensione] The Tower – Katharine McGEE

TramaThe Tower
Manhattan, 2118. New York è diventata una torre di mille piani, ma le persone non sono cambiate: tutti vogliono qualcosa e hanno qualcosa da perdere. Leda, che brama una droga che non avrebbe mai dovuto provare e un ragazzo che non avrebbe mai dovuto toccare. Eris, che dopo aver perso tutto in un istante vuole risalire, ma presto comincerà a chiedersi quale sia veramente il suo posto. Rylin, che un lavoro ai piani alti trascinerà in un mondo mai immaginati. Watt, che può arrivare ai segreti di ciascuno e si troverà imprigionato in una rete di bugie. E sopra tutti, al millesimo piano del Tower, Avery, disegnata geneticamente per essere perfetta. La ragazza che sembra avere ogni cosa, tormentata dall’unica che non dovrebbe nemmeno desiderare.

La mia recensione
Dopo aver comprato The Tower – Il millesimo piano a novembre sfruttando una gift card, qualche giorno fa mi sono finalmente decisa a prendere in mano questo romanzo Young Adult dal carattere distopico, senza però alcuna aspettativa particolare.
Il verdetto? Assolutamente positivo!
L’idea, l’ambientazione, i personaggi ed infine la trama, ogni elemento di questo libro ha contribuito a renderlo una lettura coinvolgente ed estremamente appassionante, dalla prima all’ultima pagina, creando una tensione sempre maggiore mano a mano che ci si avvicina al finale.

Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto ho amato moltissimo l’idea di una New York del futuro la cui popolazione vive quasi tutta all’interno di una torre dove il numero del piano in cui si abita rispecchia la propria classe sociale: i piani alti, infatti, sono riservati alle famiglie più facoltose, mentre lo status sociale ed economico degli abitanti diminuisce via via che ci si avvicina alla base dell’enorme struttura.
Il bello del Tower, però, è che non è solo un complesso residenziale. Ogni piano, infatti, è costituito da veri e propri quartieri, con parchi (tra cui il rivisto Central Park), scuole, chiese e tutto quello che si potrebbe trovare in una qualsiasi città.
L’unica cosa di cui potrei lamentarmi è che avrei tanto voluto che l’autrice spendesse qualche parola in più per spiegare il motivo per cui in alcune città, tra cui New York, ad un certo punto si sia deciso di erigere queste mastodontiche torri di mille piani. Una mancanza tutto sommato trascurabile se si considera la grande cura con cui è stata costruita questa New York del futuro, dettagliata fin nei minimi particolari.

Rylin Myers era davanti alla porta del suo appartamento e si sforzava di passare l’anello identificativo davanti allo scanner, tenendo un sacchetto della spesa con una mano e una lattina di energy drink mezza piena con l’altra. Ovviamente, pensò infuriata mentre prendeva a calci la porta, non avrebbero avuto questo problema con uno scanner della retina o con quelle eleganti lenti che portavano tutti i ragazzini delle famiglie ricche. Ma nessuno poteva permettersi niente del genere dove abitava lei, al 32esimo.

Parlando della narrazione, invece, ho trovato davvero azzeccata l’idea di avere più punti di vista, di personaggi anche molto diversi fra loro sia per personalità che per estrazione sociale. Grazie a questo espediente, infatti, il lettore può esplorare tutto il mondo all’interno del Tower, dal 32esimo fino al 1000esimo piano.
Bisogna davvero fare i complimenti all’autrice per il modo in cui è stata capace di caratterizzare i vari protagonisti; passando da un capitolo all’altro il lettore è in grado di percepire la differenza tra il modo di parlare e di pensare di ognuno di loro, cosa tutt’altro che scontata.
Inoltre, procedendo con i diversi racconti, è impossibile non lasciarsi coinvolgere dalle storie e dai problemi di Avery, Rylin, Eris e Watt. Un caso a parte invece è il personaggio di Leda, per cui non ho potuto che provare un risentimento profondo. Debole, egocentrica, insicura, paranoica, ossessiva sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente pensando a lei. Se dovessi indicare un “antagonista” in questo romanzo sarebbe sicuramente Leda. Odiosa e insopportabile.

Erano dei bugiardi, tutti, pensò Leda, Atlas e Avery, Eris, i suoi genitori… Tutti le nascondevano qualcosa. Era una scoperta dolorosa, ma anche stranamente rassicurante, come se nel suo cuore l’avesse sempre saputo e ora avesse la soddisfazione di vedere che i suoi sospetti erano giusti.
Non poteva fidarsi di nessuno al mondo a parte se stessa, ma d’altronde lei l’aveva sempre saputo…

Un altro punto a favore è sicuramente la trama. Il romanzo si apre con un tragico evento: la morte di una ragazza. Mentre per tutta la durata della storia il lettore ha modo di elaborare le proprie teorie su chi potrebbe essere la vittima e delle circostanze che hanno portato alla sua morte, alla fine del libro egli rimane spiazzato, incredulo sulla piega presa dagli eventi (o almeno, questo è quello che ha provato la sottoscritta). Ottimo dunque lo sviluppo della trama, con tanto di finale a sorpresa.

Infine credo che The Tower sia ricco di spunti dai quali sviluppare riflessioni più profonde su diversi temi, quali il timore del giudizio altrui, il potere del pregiudizio e degli stereotipi, la violabilità della privacy di una vita di continua condivisione sui social.

Se proprio vogliamo trovarne uno, l’unico vero problema di questo romanzo è The Dazzling Heights, il secondo libro della saga, uscito negli Stati Uniti ad agosto e della cui pubblicazione ancora non si parla in Italia. Spero con tutto il cuore che questa storia non finisca per aggiungersi alla lista di quelle mai concluse a causa di un seguito rimasto inedito nel nostro paese. Sarebbe davvero una fine terribile.

Detto questo, ribadisco il mio giudizio assolutamente positivo. Consiglio questo romanzo a pieni voti, imperdibile per tutti i fan del genere distopico!

Voto personale: starstarstarstarstar/5
Autore: Katharine McGEE
Numero pagine: 459
Ore di lettura: 8

Adesso è il vostro turno! Qualcuno di voi ha letto questo libro? Vi è piaciuto?
Baci.

Nic.

5 pensieri su “[Recensione] The Tower – Katharine McGEE

Lascia un commento